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#MLCfocus: X Factor 2019, su Twitter vincono i Booda

In vista dell’attesissima finale di X Factor 2019 di domani sera, giovedì 12 dicembre, siamo andati ad analizzare le conversazioni su Twitter sui quattro finalisti: i Booda, Davide Rossi, la Sierra e Sofia Tornambene che, uno contro l’altro, si contenderanno il titolo di vincitore assoluto. Chi è il più twittato? Almeno sulla piattaforma di microblogging di Patrick Dorsey – dove l’hashtag ufficiale del programma #XF13 è entrato più volte nella classifica italiana dei trendig topic – i vincitori sono i Booda, il gruppo composto dai tre musicisti romani Federica, 27 anni (voce), Alessio, 39 anni (Dj, batteria, Pad) e Martina, 32 anni (basso). Sono loro ad essere citati nel 36% delle conversazioni con hashtag #XF13. Al secondo posto tra i più citati su Twitter, con il 30%, arriva il gruppo La Sierra, composto da Giacomo e Massimo, due musicisti romani di 26 anni. Al terzo posto, con il 22%, troviamo Davide Rossi, il 21enne di Rieti. Quarta, in ultimo, con il 12%, c’è Sofia Tornambene, la 17enne di Civitanova Marche, (la favorita dai quotisti di Stanleybet.it che la propongono a 1,70). L’Universo Twitter ama X Factor ma non è il solo giudice della gara; la parola fine spetterà al pubblico da casa. La partita, insomma, è ancora tutta aperta.  

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BIC – Una certificazione e un premio per le eccellenze italiane nella comunicazione sui media

Best in Media Communication Index è il primo sistema integrato di audit della comunicazione sui media che oppone l’autorevolezza dei numeri alla volubilità delle opinioni Dall’esperienza di Eikon Strategic Consulting e Fortune Italia nella misurazione delle performance nasce BIC, Best in Media Communication Index, un sistema integrato di audit della comunicazione sui media. Oggi tutti possono parlare di un’azienda, di un’organizzazione, di un manager, di un prodotto o servizio. La comunicazione è diventata un’arena narrativa in cui ci confrontiamo a colpi di storie. Il lavoro dei Team di comunicazione è decisivo: devono raccontare storie efficaci e gestire flussi di conversazione con un impatto importante su tutte le dimensioni della reputazione. Ad oggi, però non esistevano certificazioni e premi per questo lavoro. A BIC hanno già aderito importanti aziende italiane e internazionali, segno di una domanda latente che finalmente trova adeguata risposta. Best in Media Communication propone un percorso di audit e una certificazione basati su criteri scientifici e oggettivi. BIC è anche un Premio cui accederanno tutte le aziende certificate. « BIC risponde finalmente a una domanda sempre più pressante di certificazione scientifica della comunicazione aziendale. Oggi sempre di più misurare è essenziale per dimostrare quanto si vale. – sottolinea Paola Aragno, partner di Eikon [...]

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La pazienza della blockchain

La catena dei blocchi, con la distribuzione di dati su più strutture, è certamente la costruzione che ha suscitato maggiore interesse recente. Nasce come base del processo che regola le criptovalute, a cominciare dal Bitcoin, ma la blockchain ha in sé molte possibili declinazioni. I benefici possono essere diversi, a partire da trasparenza, partecipazione, certezza. Certo una procedura complessa e partecipata è più strutturata di un’unica linea di azione. La pazienza è la virtù dei forti e della blockchain. E le banche italiane superano i primi test del progetto di blockchain applicata alla spunta interbancaria. Al via la seconda fase … Si fa presto a dire blockchain. È una scatola ampia dove dentro può essere messo sostanzialmente di tutto. La base logica è che i dati di un processo non siano ancorati ad un unico luogo e soggetto, ma a più spazi e utenti. Già solo questo implica che la validazione passi da molti. La definizione finale dei dati passa infatti dai nodi della catena e non da una unità centrale Come dicono quelli che ci lavorano la blockchain non è solo un cambio di tecnologia, ma di paradigma. In altri termini è un modo per rendere concreta la decentralizzazione [...]

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Non solo i Governi… Anche per i media europei il problema Italia/migranti riguarda solo l’Italia… [Parte prima]

Sul tema “migranti”, l’Italia è del tutto marginale nell’agenda dell’opinione pubblica europea. Almeno stando ai media, nuovi e vecchi. Misurarelacomunicazione ha calcolato la presenza dei temi “migranti” e  “Italia/migranti” sul sistema combinato stampa/web per 13 paesi europei.  Abbiamo raccolto gli articoli e i post degli ultimi 7 gg,, in un momento di massima visibilità della discussione europea che coinvolge direttamente l’Italia. Gli artt e i post che contengono le parole “migranti”, “rifugiati” e sinonimi vari nelle diverse lingue sono stati 449.833, Italia inclusa (fig. 1). Se togliamo gli artt e i post in italiano, si scende a 306.378 (fig. 2) Di questi, gli artt e i post che contengono riferimenti all’Italia (per es. Italia, italian*, ecc) sono stati  34.113 (fig. 3). Dunque, l’Italia da sola ha espresso oltre il 30% degli artt/post: l’Italia che parla del suo problema agli Italiani… Invece fuori dall’Italia, il problema italiano pesa solo per l’11% del totale della comunicazione sul tema. Ognuno dei 12 paesi ha una agenda propria, e il problema dei migranti acquista peso e contenuti diversi in funzione di questa agenda nazionale. L’attenzione mediatica al problema italiano è praticamente irrilevante per 8 dei 12 paesi.  L’unica significativa è la Francia, con lo [...]

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Su Audipress di Aprile la catastrofe delle “repliche digitali” dei quotidiani italiani

Interessante come al solito l’elaborazione che Pier Luca Santoro ha fatto dei dati mensili Audipress. Questa volta il focus è sulla lettura dei quotidiani italiani, ed è da leggere: http://bit.ly/2rKUoz5 Santoro giunge ad alcune conclusioni controcorrente. Non è vero, secondo lui, che il giornale cartaceo stia sprofondando in una crisi senza ritorno e si avvii verso la morte. Inutile sarebbe anche la battaglia degli editori contro i contenuti gratuiti, dato che quasi 6 lettori su 10 in un giorno medio dichiarano di aver letto il giornale senza averlo pagato (copia “avuta da altri/prestata/trovata/altro/“). I giornali regionali o provinciali risultano avere in molti casi una media di lettori superiore ai quotidiani nazionali (e questa mi pare una indicazione di grande importanza, a conferma di un trend di anni). Ma il dato più interessante riguarda la cosiddetta “replica digitale”, il giornale on line che riproduce esattamente – pubblicità compresa – la copia cartacea. La “replica digitale” è la modalità di quotidiano on line praticata dalla quasi totalità dei quotidiani italiani. Soluzione apparentemente semplice e economica: si riproduce il cartaceo e lo si rende consultabile su internet. Il problema è che i lettori a quel punto preferiscono comprare il cartaceo, e basta. “Emerge con [...]

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