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Chiusi nelle nostre camere

Dipende da noi. Ci ancoriamo alle nostre opinioni sui social, cercando fatti e amici che corrispondano alle nostre stesse idee, chiusi in camere dell’eco. Ci coinvolge il pregiudizio della conferma, per cui vediamo solo quello che rafforza la posizione, e ci convince la teoria del complotto, secondo cui all’origine c’è una cospirazione. Restiamo quindi indifferenti ai venti di quanto può essere diverso, impoverendoci e non facendoci vedere la realtà. E le repliche o le idee contrarie non hanno effetto o addirittura rafforzano l’opinione. Ma appunto tutto dipende da noi. E esserne coscienti può fare la differenza     Articolo di Ildegarda Ferraro Faccio un giro tra i miei amici di Facebook per capire. Per quanto vario possa essere il panorama è abbastanza convenzionale rispetto a me. Non vedo picchi di diversità. Certo ci sono un po’ di adolescenti amici di mia figlia, ma corrispondono abbastanza ad un prototipo. Tra amici degli amici e conoscenti occasionali non trovo niente di proprio fuori linea. Poi la vedo. È una persona del Sud che posta paesaggi e nette posizioni in linea con le idee della Lega nord. Mi è arrivata da un passato lontano. E me la terrò cara, perché rappresenta una finestra [...]

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Futuro da mangiare

Droni per controllare le culture, sensori per le malattie degli animali, telecamere per la mungitura: tecnologia e scienza impegnate a dare risposte concrete alla domanda di cibo, che sarà sempre maggiore. Food è anche un’importante industria e una ricca editoria Articolo di Ildegarda Ferraro Polvere di grilli e farina di locuste. E poi sale da spruzzare e aceto da grattugiare. Integratori. Carne prodotta in laboratorio, orti verticali sui nostri palazzi per avere frutta e verdura. Larve e insetti. Non è una pozione da sminuzzare e sbattere in un grande paiolo. È quello che tra l’altro sarà il cibo di domani. Sì, sembra quasi la ricetta dell’antidolorifico magnifico cantato da Jovanotti, ma spesso l’improbabile è più vicino di quanto non si pensi. Come la cucina molecolare, che propone per esempio la sferificazione del succo di mela (leggi qui), insomma alimenti completamente diversi da come sono in natura. Cibo comunque in primo piano. E l’innovazione conta, perché nutrire tra trent’anni dieci miliardi di persone nel mondo rende indispensabile che tecnologia e scienza si diano la mano per trovare soluzioni. Milano, Obama e la tavola Raggiungo Milano e il centro è chiuso. Arriva Barack Obama, sembra la visita di una rock star più [...]

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Oltre 900 foto condivise su Instagram per la Notte dei Musei

Il 20 maggio è tornata a Roma la Notte dei Musei con il contest su Instagram #NDMroma17   Notte dei Musei. 60.000 persone hanno affollato i Musei Civici e gli altri spazi proposti da Roma Capitale il 20 maggio, in simultanea con altre 30 capitali europee (in totale oltre 3 milioni di visitatori). L’evento ha permesso di vivere gli spazi d’arte in un’orario insolito, dalle 20 fino alle 2 di notte. Tutti i visitatori hanno anche potuto partecipare a un contest su Instagram condividendo una foto della serata con l’hashtag #NDMroma17 Le foto condivise al 22 maggio sono state 905, il 71% in più  rispetto all’anno scorso (528). Un progresso significativo, ma i numeri e il coinvolgimento rimangono ancora bassi. Quasi 2.900 i post prodotti sui social e sul web dal 1 maggio, il 90,5% generati dai social media. Di questi 1576 su Twitter (54,5% del totale dei post), 905 su Instagram (31%) e solamente 145 su Facebook (5%), il social che ha funzionato peggio. Qualche dato di confronto: in Francia il solo account Twitter @NuitdesMusees ha registrato 10 862 tweet, 7 volte più che in Italia…. Da segnalare su Twitter @museiincomune: con 112 tweet è stato l’account a più alto tasso di attività, mentre la sindaca di Roma @virginiaraggi emerge come la top [...]

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Molte Regioni italiane snobbano i social. E le altre sono sottorappresentate.

Dati scandalosi sulla presenza  ‘social’ delle Regioni italiane. Alcune li ignorano. Altre li trattano con sovrana indifferenza. Altre ancora si concedono una presenza stitica che serve a poco. E le più ‘virtuose’ sono ampiamente sottorappresentate rispetto al loro peso economico, turistico, politico. Queste le conclusioni sconcertanti di una rilevazione dell’Osservatorio Socialis, una struttura che si dedica ad analizzare e misurare la Corporate Social Responsability di istituzioni, aziende ecc. Non commentiamo. Basta guardare le due tabelle costruite dalla ricercatrice Anelim Del Monaco, e leggere il suo commento  fin troppo prudente. Se poi si vuole proprio soffrire, basta andare su qualcuno dei portali e si tocca il resto che le cifre non dicono: engagement spesso bassissimo o nullo, interazione in molti casi inesistente, followers ‘morti’ che sembrano comprati più che conquistati, contenuti che ristagnano per mesi. Una occasione importante per avvicinare istituzioni e i cittadini, e per il momento in gran parte del Bel Paese una occasione perduta.    

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Tecniche semiserie per sopravvivere alla bolla dei filtri

L’enorme massa di dati che circola in rete porta alla messa a punto di sistemi per scremare e farci arrivare solo ciò che ci interessa. Filtri diretti a costruire un vestito su misura per ognuno creano le condizioni per incapsularci. Si va accreditando una prospettiva predittiva di noi e del nostro futuro. Ma semplici azioni concrete possono aiutarci ad esserne coscienti e a disinnescare o quanto meno a rendere meno efficace la bolla     Articolo di Ildegarda Ferraro Continuo a non poter fare a meno di sfogliare un sano vecchio quotidiano. Quello con le pagine di carta che si girano. E anche le notizie che non ti interessano ti scorrono comunque davanti. Ti resta una traccia di quello che è successo in Pakistan, anche se del Pakistan non ti occupi mai. Se non sei tifoso di calcio un’idea che ci sia un mondo di persone che non può fare a meno della propria squadra del cuore ti lascia un segno. Pensavo fosse solo un piccolo piacere arcaico, quello di leggere il giornale. E invece è una delle tecniche di autodifesa per restare in contatto con mondi diversi, per non essere chiusi nella bolla che possono cucirti addosso Internet e [...]

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“Il tempo degli Uomini”: prima famiglia e amore, poi carriera

“A chi dedicherò la maggior parte del tempo nei prossimi 3 anni? alla famiglia”. “La carriera? è importante, ma viene dopo i figli.” Sono queste alcune delle risposte dell’indagine “Il tempo degli Uomini”, condotta su un campione di 2000 uomini dai 18 ai 72 anni, e realizzata per il Corriere della Sera da Eikon Strategic Consulting, con il contributo non condizionante di Ibsa Farmaceutici Italia  (qui il link all’infografica pubblicata su la 27esimaora del corriere.it; qui l’articolo e la survey). Questa indagine è il punto di partenza dell’inchiesta del Corriere della Sera «Uomini i segni del cambiamento», che si svilupperà nei prossimi mesi, con contributi ed approfondimenti audio/video. Uomini impegnati in un salto non ancora completato, sospesi tra vecchi stereotipi e nuovi cambiamenti. Così ne parlano gli autori della ricerca, Cristina Cenci e Francesco Dimitri. Come scrivono Paola Pica e Luisa Pronzato, “sotto i piedi del maschio restano alcuni luoghi comuni, primo tra tutti quello dell’uomo che nega le proprie emozioni”. Queste ultime contano “molto” nella vita per il 60% degli intervistati. Emozioni come speranza, che domina la classifica, amore, seconda a pari merito con l’ansia, ma anche rabbia, frustrazione e paura.

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